CeNtO aNnI dI fUtUrIsMo

Cento anni fa Filippo Tommaso Marinetti, sulle pagine del quotidiano francese Le Figaro, lanciava il manifesto del Futurismo…ad oggi questa è la più nota ed importante avanguardia italiana nel campo non solo della letteratura e della pittura, ma delle arti in generale. In effetti una delle caratteristiche del movimento di Marinetti era proprio il tentativo di abolire i confini tra le varie forme artistiche e di realizzare un’arte totale, preconizzata a suo tempo anche da Wagner. Purtroppo in Italia il movimento non ha avuto molto successo soprattutto dopo la fine del regime fascista. In effetti il futurismo, con il suo glorificare la macchina, l’industria, la guerra ( definita “sola igiene del mondo”) era vicino a parte degli ideali di estrema destra. Proprio a causa di questa collusione dopo la fine della guerra il movimento cadde nell’oblio e solo di recente è stato rivalutato. E’ sempre un peccato quando per questioni ideologiche o politiche non si valuta appieno una corrente artistica. Il Futurismo, poi, non merita proprio di essere sottovalutato. Ha influenzato, infatti, il cubismo e Picasso (si parla di cubo-futurismo), gli artisti russi d’avanguardia (raggisti e costruttivisti) , ma anche gli scrittori inglesi francesi e tedeschi. Senza la lezione futurista, pur con i suoi limiti, gli errori, le imperfezioni, il Surrealismo, il Dadaismo, il teatro dell’Assurdo di Beckett non sarebbero stati gli stessi. Per il legame più o meno stretto col fascismo, c’è da dire che anche Pirandello apprezzò Mussolini, anche Celine fu collaborazionista e razzista, fino alla fine della sua vita, e questo solo per far due esempi. Al di là delle convinzioni politiche, credo che il valore di “Uno nessuno e centomila” o della “Trilogia del Nord” di Celine sia indiscutibile…e credo che lo stesso debba valere per le opere di Marinetti e soci!!!

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CeNtO aNnI dI fUtUrIsMoultima modifica: 2009-02-20T22:17:00+01:00da carminedecicco
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