Folgorazione numero due

 

 

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Pigre le luci della città si accendono mentre nei cieli sfilano macabri cortei di nubi nere che domani promettono tempesta. Ma prima che l’oggi muoia restano ancora ore asciutte da vivere in compagnia di alti pioppi che tremano nel vento e parlano un’arcana lingua dimenticata dai più. Muto li ascolto lamentarsi: sovrastano per altezza gli altri alberi, eppure sono i soli ad apparire deboli mentre un tramonto viola accidioso lentamente li avvolge e li invita a dormire. Tacciono, e non si può che essere tristi in quest’aria di fine Novembre che invita ad attendere qualcosa che mai arriverà.

Folgorazione numero dueultima modifica: 2010-11-26T18:08:00+01:00da carminedecicco
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6 pensieri su “Folgorazione numero due

  1. Buon fine settimana Carmine e ti
    ricordo che oggi è
    la Giornata Nazionale Colletta Alimentare.

    Grazie ed un abbraccio da Giuseppe.

  2. ciao carmine…bella e profonda questa riflessione…soprattutto non chiusa ma aperta al meglio che sempre arriva nei momenti impensabili…
    un salutone e buon fine settimana
    :-))))
    dif

  3. Ombre segrete in questo tuo post cui il carattere viola dello scritto conferisce un alone di ancora maggiore malinconia.E’ aria invernale anche la tua, anche senza metafore, e l’inverno, si sa, ci fa ripiegare su noi stessi. Ma non si può fare a meno di aspettare. Forse, dopotutto, qualcosa arriverà.
    PS. Ti ringrazio per tue parole di apprezzamento.

  4. Bé, speriamo che prima o poi arrivi quel “qualcosa” 🙂
    Comunque un bel testo Carmine, si legge l’ispirazione del momento 😉

  5. è bellissima mi piace tantissimo questo tuo post evoca delle sensazioni, emozioni ed immagini molto intense

    e meraviglioso è
    prima che l’oggi finisca..
    un piccolo attimo nel quale poter condensare tutto il possibili ed imaginabile
    clap.. clap.. :))

    un caro saluto e un abbraccio

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