La neve cercata

 

La campana chiarì definitivamente l’orario. Matteo, al sentire il dodicesimo rintocco fissò meccanicamente l’orologio alla parete, come in cerca di conferma. Sì: era mezzogiorno. Diede un’occhiata alle pagine che aveva fino ad allora sottolineato: non troppe, ma neanche poche. Si poteva dire soddisfatto, in fondo. Si alzò e si diresse verso la porta della camera che dava sul balcone. L’aprì e vide un Vesuvio completamente imbiancato emergere da dietro al Monte Somma. Anche questo, del resto, aveva qualche tocco di bianco qua e là, come il volto di una donna che ha messo male il fard. Improvvisamente gli balenò un’idea per la testa. «Che ne dici se andassimo sulla neve?». Silvia, che fino a quel momento era rimasta concentrata sul libro che stava studiando, alzò lo sguardo verso il fidanzato. Rifletté un attimo, poi disse che sì, andava bene, ma dovevano affrettarsi. Cinque minuti dopo erano già sulla superstrada diretti verso Castello. Nell’automobile i ragazzi facevano progetti sul futuro, su quando, appena finita l’università, avrebbero trovato un lavoro – lui commercialista, lei avvocato – e si sarebbero potuti permettere una settimana bianca. Forse però erano troppo ottimisti. L’età della realizzazione professionale sembrava sempre più lontana, l’università contava sempre meno. Un velo di tristezza ricoprì l’entusiasmo dei due proprio mentre cominciavano la breve ascesa al monte. Man mano che la salita si faceva più impervia, la macchina procedeva meno speditamente, ma poco importava, il traguardo era vicino. «Io qui non vedo niente» proruppe a un tratto Silvia. Sì, della neve nessuna traccia. Matteo le fece notare qualche sacca di bianco lungo i sentieri più in alto, in mezzo agli alberi. Aveva nevicato anche sulla strada, era evidente, ma ormai tutto era sciolto. Rimaneva solo il freddo, il silenzio e l’asfalto bagnato. Il giovane rimise in moto la vettura, augurandosi che non restasse altrettanto dei suoi sogni.

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La neve cercataultima modifica: 2012-02-10T10:00:00+01:00da carminedecicco
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Un pensiero su “La neve cercata

  1. Talvolta i desideri rischiano di disciogliersi con il tempo..sfumano e cio’che prima ci era chiaro e nitido agli occhi della nostra mente e con il tempo sparito e se non del tutto poco rimane…
    Puo’capitare ma puo’capitare anche il contrario ed io che per natura purtroppo, son abituata a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, fatico a credere in cio’che sogno o spero.
    Questo mio vedere e’radicato in me sin da piccola ha attaccato la mia linfa come l’edera fa’con gli alberi e pian piano soffoca.

    Serena giornata Carmine

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