La lapide dedicata a Gaetano Donizetti

La notizia è che la lapide dedicata a Gaetano Donizetti, uno dei simboli di Pollena Trocchia, è stata danneggiata gravemente. Da chi, al momento, non è dato sapere. Ma in paese l’amarezza è tanta per un gesto inqualificabile che ha privato la comunità locale di un sito di rilevante interesse storico.

Di seguito un dialogo (inventato) tra l’autore di un articolo nel quale è menzionata anche la lapide e il direttore del giornale che lo avrebbe dovuto pubblicare.

Autore: Direttore, ferma tutto!

Direttore: Come, come? Perché?

A: Perché c’è bisogno di far delle modifiche all’articolo. Delle modifiche consistenti!

D: E che modifiche? Va già bene così com’è. Avresti dovuto scrivere qualche riga in meno, ma alla fine ho risolto. Che si deve cambiare?

A: La lapide, bisogna cambiare il passaggio sulla lapide.

D: Quella di Donizetti?

A: Sì, proprio quella!

D: E perché mai?

A: L’hanno distrutta, l’hanno distrutta!

D: Ma che dici? E chi?

A: A saperlo!

D: Brutti bastardi!

Lapide Donizetti

Di seguito l’articolo originale, mai pubblicato.

Chi è nato e cresciuto a Pollena Trocchia (Na), o anche chi qui ha fatto soltanto una delle due cose, è di certo abituato a sentire il nome del paese puntualmente pronunciato male, con accento della prima parola spostato o grado di apertura delle vocali sbagliato. E, almeno una volta nella vita, avrà anche incontrato qualcuno che si sarà meravigliato del fatto che sì, Pollena Trocchia esiste davvero e non è solo parte di un modo di dire diffuso in larga parte della provincia napoletana («Ma da dove vieni, da Pollena Trocchia?»). E pensare che gli abitanti del comune che si estende in pieno Parco Nazionale del Vesuvio e dà ospitalità a più di 13mila anime ne hanno di ragioni di cui andar fieri. In paese, infatti, c’è la lapide dedicata a Gaetano Donizetti, quella che celebra il luogo presso il quale il noto compositore si ritirava per meditare, trovare ispirazione dalla vista della montagna vulcanica e magari anche smaltire le bevute di Catalanesca o Lacryma Christi, vini che di sicuro gli ospitali residenti del tempo che fu gli offrivano; c’è il sito archeologico di epoca romana, lussuose terme edificate sopra le ceneri dell’eruzione che distrusse Pompei nel 79 dopo Cristo; ci sono i conetti vulcanici di località Carcavone, un’area estremamente interessante dal punto di vista geologico formatasi a seguito dell’eruzione cosiddetta di Pollena, ci sono le ville nobiliari e le briglie costruite dai Borbone (ah, la monarchia!) per evitare le colate di fango e acqua piovana dalla montagna. Ma c’è anche, da un po’ di tempo a questa parte, altro degno di nota: Vesuvius, la birra che testimonia la sua identità vulcanica nel nome, nelle etichette, nello stile e nelle carte di identità dei ragazzi che stanno dietro a questo progetto. Un progetto giovane, che come troppo britannicamente il logo afferma è proudly made in Naples e che nasce dall’idea di proporre birre artigianali ai piedi del Vesuvio, che se pure ogni tanto erutta, come la storia di Pollena Trocchia testimonia, gli si vuole bene lo stesso. Al momento, Vesuvius si declina in due versioni: la Lapillo, una Golden Ale dal basso tenore alcolico, dal corpo leggero ma che non rinuncia al carattere, e la Magma, una Strong Dark Ale ispirata alla tradizione delle grandi birre di abbazia. A Pollena Trocchia non ci saranno né abbazie né monaci, ma di certo ci sono giovani appassionati e caparbi, che pur tra mille difficoltà cercano di fare impresa partendo dal territorio e da quanto di buono esso può offrire – leggi “brand” Vesuvio in questo caso – e provando ad arrivare un po’ dappertutto, anche dove pensano che all’ombra del vulcano partenopeo ci siano solo quartieri malfamati, boss e abusi edilizi. Lo fanno anche attraverso degustazioni nelle quali fanno conoscere il loro prodotto, alle quali, anche se non saranno fighe come un aperitivo a Milano sulle terrazze vista Duomo, vale la pena partecipare per assaggiare il corpo leggero ma di carattere della Lapillo e i sentori caramellati, il calore e la morbida complessità della Magma. E poi si sa, passare per esperti di birra oramai fa tendenza… guai a perdere l’occasione!

Qui, infine, c’è il link alla notizia dell’attacco subito dalla lapide.

La lapide dedicata a Gaetano Donizettiultima modifica: 2017-04-01T10:24:53+02:00da carminedecicco
Reposta per primo quest’articolo