Sui giudizi bipolari ai giornali e ai giornalisti

Disprezzare il lavoro di chi da anni fa informazione sul territorio muovendo critiche a una parte politica e anche a quella a essa contrapposta, attirandosi così antipatie bipartisan. Gettar fango sul lavoro di chi promuove inchieste, lancia iniziative e idee, dà vita a dibattiti e confronti capaci di uscire dalla carta stampata e dal web e di trovar posto nei bar, nelle piazze e in altri luoghi pubblici. Non è giusto far questo a causa di un articolo non digerito, che non viene affrontato nel merito quanto piuttosto provando a screditare l’intero giornale che lo ha pubblicato, mortificando in tal maniera il sudato lavoro quotidiano di tutti quelli che tra tante difficoltà in un settore in crisi provano a mantener vivo e vegeto un progetto che parte da lontano ma che ha ancora oggi tanto di buono da dire. I giornali non possono meritar rispetto se parlano bene di noi ed essere sminuiti se parlano male, se non ritengono opportuno darci spazio, se non vogliono raccontare bugie che vengono fatte passare per verità. Dei giornali (che possono anche sbagliare, nessuno dice il contrario) abbiamo bisogno, altrimenti per informarci (?) restano solo i bollettini dei copia e incolla e il calderone di notizie senza filtri – verità, bugie, bufale, inesattezze, incomprensioni – dei social network. Che come si vede purtroppo danno spazio anche a chi non porta in dote altro che critiche sterili, litigiosità e insulti.Pila di giornali

Sui giudizi bipolari ai giornali e ai giornalistiultima modifica: 2017-11-01T10:45:15+01:00da carminedecicco
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