Le carte dell’Epifania

Epifania (2)

Carmine fu il primo ad arrivare. Bussò al citofono alla sua maniera, molto leggermente, in modo impercettibile diceva qualcuno. Ma il padrone di casa sentì l’avviso acustico. «Carmine?» domandò incerta la sua voce metallica. Non si era sbagliato. Un minuto dopo i due vecchi amici si abbracciavano nel salone della villa. «Ti trovo in forma!» dichiarò l’ospite a Salvatore spostando … Continua a leggere

Giri della morte

  Pioveva. Io aspettavo sotto la pioggia, senza nemmeno coprirmi con un ombrello. Da un paio d’ore gocce d’acqua fini ma intense scendevano da un cielo plumbeo e triste. Intorno a me le case riposavano tranquille, qualche lampione malfunzionante, con le sue variazioni di intensità luminosa, donava alla scena la dignità di un film. Ma non ebbi modo di godermela … Continua a leggere

Ad un amico ritrovato

Vedo senza guardare il cielo violatinto basso sulle facelle bionde; Il vento, fresco, colle folate sue, gradito mi libera la fronte dai capelli. I pensieri, quelli, non mi lasciano…   Sì tanti giorni insieme che eternità li chiami due parole sole, per rievocarli. Uno sguardo. No, non siamo cambiati. Querelo il Fato che ci allontanò. Era estate, il sole abbacinava. … Continua a leggere

Il cassetto di Enim

Enim, come al solito, si svegliò di buon mattino, quando la città era in parte ancora addormentata. Aprì leggermente le ante dell’unica finestra della camera nella quale soggiornava, e osservò la strada sottostante. Qualche mercante, lento ed assonnato, si apprestava a cominciare la propria giornata di lavoro, qualche fedele si recava al neonato Tempio, per espletare i suoi doveri religiosi. … Continua a leggere

La partita

Sal era agitato. Un’altra partita saltata. Quella dannata contrattura. Erano due settimane che non riusciva a correre dietro un pallone come si deve. Già due defezioni, con questa di stasera tre. Era una partita importante, dannazione. La sua squadra era sotto di un goal, continuava a venir giù acqua. Il terreno era diventato fango. Avrebbe dato tutto per essere lì … Continua a leggere

L’invidia (capitolo I)

Era una notte fresca, un vento leggero faceva danzare qualche foglia, gialla o rossa, regalandole qualche secondo di gioia prima di farla stendere nelle acque del fiume. Questo, col suo lento fluire, accompagnava i miei passi, percorsi un po’ alla cieca, nella fitta boscaglia della proprietà Dunne. Le alte querce impedivano alla luce della luna di illuminare i miei passi. … Continua a leggere