Il monaco

Col rosario tra le mani avanzava lungo le stradine in pietra senza fretta, passo dopo passo, preghiera dopo preghiera, grano dopo grano. Indossava un saio logoro, rattoppato in più punti. Qua e là macchie di sporcizia deturpavano l’abito, rendendo ancor più evidente il suo squallore. Squallore di certo accentuato dall’aspetto dell’uomo: pallido ed emaciato, aveva lunghi capelli neri scarmigliati ed … Continua a leggere

Via Casa dell’Acqua

Enormi, grossi ponti di cemento Sorreggono strade ferrate, strade asfaltate Che collegano al niente il nulla Immobili e stanche Affollate da fari veloci nella notte perenne. Il cielo sembra avere un altro colore Metallico ed allucinante Sintonizzato su un tramonto irreale Sconosciuto e lontano in chissà quale città. Suoni fumi odori diversi Lo gremiscono e lo scherniscono, fors’anche Mentre un’inesplicabile, … Continua a leggere

Tempo grigio

I ricordi di un passato nemmeno finito E i progetti di un futuro ancora lontano Sembrano discutere nell’animo mio Mentre disperdo il mio tempo In questi immemori inalterabili giorni E lo consumo.   Quando finirà l’estate? E quando l’autunno scenderà A coprire col suo manto Gli alberi le strade i cuori? E i miei sogni? Quando si realizzeranno?   Forse … Continua a leggere

Sospensione per allontanamento

Smetterò per un po’ di aggiornare il mio blog, perchè per un paio di settimane sarò lontano da casa. Non dico in vacanza, sebbene sotto questa etichetta saranno considerati da tutti i giorni che vivrò nell’immediato futuro. Col tempo, con gli anni, ho imparato che una vera vacanza non la posso vivere, io. Sarei tentato di estendere questa mia convinzione un … Continua a leggere

Il monaco (parte introduttiva)

Era il tempo in cui la grande mimosa era stata tagliata. Guardare fuori dalla finestra della mia stanza non era più la stessa cosa, senza i suoi rami stagliati contro il cielo. Mi ero alzato presto, quel giorno, non ero riuscito a dormire a causa di una stanca inquietudine che mi accompagnava da giorni. Avevo aspettato nel salotto le sei, … Continua a leggere

La distanza del ritorno

L’Illusionista era alla guida della sua vettura. Schiacciava il piede sul pedale dell’acceleratore e chiacchierava con i suoi due amici. Uno seduto alla sua destra, l’altro sul sedile posteriore. Ragazze, il solito argomento. Sono riuscito a procurarmi il numero di questa, non sono più uscito con quella. Si parlava per coprire la distanza. La distanza del ritorno. Come ogni quindici … Continua a leggere