Sogno d’Autunno

Casa_Autunno

Fuori pioveva, ma senza troppa convinzione. Il vento, invece, soffiava forte. Faceva battere le imposte delle due finestre di legno della nostra casa, si intrufolava nella canna fumaria del camino, generando strani rumori. La luna era alta nel cielo, piena, grande, dolce, come in un acquerello disegnato da un bambino. Il terreno era tutto un manto di foglie marrone chiaro. … Continua a leggere

Folgorazione numero nove

  L’aria umida e bagnata mi avvolge. Al suo contatto sussulto, come all’abbraccio di una vecchia amante perduta da tempo, con la quale condivisi inconfessabili ore. Intorno a me, altro non c’è che il rumore della pioggia che cade, e del vento, che libero va proclamando la sua freschezza al mondo, il mondo che stanco sveste i panni della bella … Continua a leggere

Folgorazione numero otto

  Annuso l’aria che cambia odore seduto sotto al buio intermittente di una giovane notte stellata e sopra un tronco decapitato, che tra non molto godrà della compagnia dei funghi. Un vento fresco fruscia tra le foglie che hanno già perduto la baldanza dell’altra stagione, ma non ancora il colore. Scorgo le ombre delle non lontane zucche, deformate sfere che … Continua a leggere

Giri della morte

  Pioveva. Io aspettavo sotto la pioggia, senza nemmeno coprirmi con un ombrello. Da un paio d’ore gocce d’acqua fini ma intense scendevano da un cielo plumbeo e triste. Intorno a me le case riposavano tranquille, qualche lampione malfunzionante, con le sue variazioni di intensità luminosa, donava alla scena la dignità di un film. Ma non ebbi modo di godermela … Continua a leggere

Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde – Qualche riflessione

  «Ma non mi abbandonava la maledizione di una doppia identità»   Quando ho terminato la lettura de Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde il mio primo pensiero è stato: ma quali erano le azioni sfrenate e peccaminose che il basso omuncolo tutto malvagità compiva durante le notti nelle quali prendeva il posto dell’irreprensibile dottore? Insomma, … Continua a leggere

# Porto (4)

Sono immerso nel buio della fredda stanza da pranzo adattata per me a camera da letto. Disteso su un materasso direttamente poggiato sul pavimento, lascio che i miei occhi si abituino all’oscurità, anche se non ho bisogno della vista per conoscere ciò che mi circonda: mobili vecchi di generazioni, suppellettili di gusto barocco e scomodi cuscini dalle buffe forme e … Continua a leggere

Notte di Natale

  Per curiosità sono andato a rileggere questa vecchia poesia che scrissi quattro anni fa, nella notte tra il 24 e il 25 Dicembre. Non la ricordavo affatto. Mi ha molto sorpreso leggerne il contenuto, confrontarmi col tono e l’umore di allora. Ho deciso di riportarla qui sul blog, per ricordare, dapprima a me stesso, come dei momenti tristi e … Continua a leggere