Estremo vaniloquio

Fisso il binario. Lungo, infinito forse, si dipana attraverso città sconosciute con il suo corollario di cicche di sigarette e biglietti ferroviari strappati, muti simboli di ciò che non serve più, di ciò che non è mai servito. Mi accendo una sigaretta chiedendomi cosa sia davvero importante. Per quanto mi sforzi, una risposta non la trovo. Forse una sciarpa sarebbe … Continua a leggere

Freddo polare

Le ultime quattro sigarette del pacchetto, le ultime quattro sigarette della vacanza. Lui e Sal. Lui e Sal nell’aria gelida che riempiva la solitaria notte norvegese. Luci di alberghi eleganti illuminavano le larghe strade con maggior forza rispetto ai lampioni. Qualche auto veloce, qualche altra lenta, un autobus, di tanto in tanto. Un piccolo pub proprio in fondo allo spiazzale. … Continua a leggere