Sogno d’Autunno

Casa_Autunno

Fuori pioveva, ma senza troppa convinzione. Il vento, invece, soffiava forte. Faceva battere le imposte delle due finestre di legno della nostra casa, si intrufolava nella canna fumaria del camino, generando strani rumori. La luna era alta nel cielo, piena, grande, dolce, come in un acquerello disegnato da un bambino. Il terreno era tutto un manto di foglie marrone chiaro. … Continua a leggere

Folgorazione numero nove

  L’aria umida e bagnata mi avvolge. Al suo contatto sussulto, come all’abbraccio di una vecchia amante perduta da tempo, con la quale condivisi inconfessabili ore. Intorno a me, altro non c’è che il rumore della pioggia che cade, e del vento, che libero va proclamando la sua freschezza al mondo, il mondo che stanco sveste i panni della bella … Continua a leggere

Folgorazione numero otto

  Annuso l’aria che cambia odore seduto sotto al buio intermittente di una giovane notte stellata e sopra un tronco decapitato, che tra non molto godrà della compagnia dei funghi. Un vento fresco fruscia tra le foglie che hanno già perduto la baldanza dell’altra stagione, ma non ancora il colore. Scorgo le ombre delle non lontane zucche, deformate sfere che … Continua a leggere

Il vento se li porta via

  Le gocce d’acqua che dissetano il prato, le nuvole bianche che colorano il cielo, i profumi del giorno di festa, il vento se li porta via.   Parole parlate senza vigore, note vibranti nell’aria assolata, sguardi rubati da vagoni del treno, il vento se li porta via.   Le tenere foglie delle piante novelle, le pagine strappate di diari … Continua a leggere

# Porto (2)

  Osservo da ore il traffico di Porto. Affacciato da un angusto balcone proteso su una via altrettanto stretta scavata tra alti palazzi di altri tempi, sento sotto di me correre un vento terribile e indomabile. Brama il vicino Atlantico, ma prima di raggiungerlo accarezza il Douro, asciugando le lacrime alle anime che passeggiano lunga la Ribeira. La sera cala … Continua a leggere

# Porto (1)

    Mi sveglia una grigia giornata di pioggia portoghese. Un paio di colombi volano tra un balcone e l’altro del caseggiato che riempie parte della mia finestra. Qualche vestito, malinconico, giace steso ad aspettare un sole dimentico dei propri compiti. Il vento lo sferza nell’aria che sa di mare. Volti duri marcati affaticati passano lungo la strada e si … Continua a leggere

Le Porte di Sion

  Mi strinsi nel mio spesso cappotto scuro convinto che non fosse un riparo sufficiente per il freddo rigido che attanagliava come un dispettoso invasore quei giorni di metà Gennaio. Avevo ragione. Il vento ululava la sua furia trovando tutti gli alberi ormai spogli, senza nessuna foglia da portar via con sé nella sua lunga marcia. Non che ci fosse … Continua a leggere