La paura di un attimo

Ho il cuore che trabocca di paura

Un’atavica paura senza nome

Volto e colore

Come se in me abitasse da un’eternità

Fatta di infinite storie ed infiniti timori

Scolorite pagine di un libro abbandonato.

Mi rende teso

Come una metafora che non posso usare

E guardingo ad ogni attimo di strada

Nera

Sotto una coltre di insensate nubi.

Taccio

Mentre mi empie il corpo mio

Stanco come se l’onda della storia

Ancora una volta di nuovo

Avesse schiaffeggiato la riva

Mettendo al mondo una risacca di terrore

Che il corpo mio stanco

Mi empie e mi fa tacere

Mentre chissà quale tragedia si consuma

Su questo palcoscenico di quart’ordine

Dove io stesso temo

Dietro le spalle

Di essere colpito

Da chissà quale irragione.

Chissà quale, chissà quale…

Me lo domando

Tra i secondi che non scorrono

E questa convinzione

Ultima e perpetua:

la mia paura è la paura di esser uomo

 

 

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La paura di un attimoultima modifica: 2009-04-22T23:17:00+02:00da carminedecicco
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