I giorni prima dell’asta (del fantacalcio)

Mi piacerebbe vivere sempre nei giorni che precedono l’asta del fantacalcio. Sono divertentissimi: non incontri amico o conoscente al quale non chiedi qualche indicazione, qualche consiglio, qualche chicca. Telefoni o mandi messaggi anche a chi non senti da tempo ma sai che può darti qualche informazione valida. A chi ha già fatto un’asta, inevitabilmente si domanda quanto è stato pagato questo o quel giocatore. Durante la giornata è tutto un continuo di note audio di sfottò o di considerazioni su acquisti, possibili rivelazioni o pericolosi flop. Di minacce di non lasciare all’avversario nessun giocatore valido e di rievocazioni di figuracce del passato e campionati ingloriosi. Le foto dei fantaallenatori che sfogliano i giornali sportivi fanno il giro dei cellulari, non c’è caffè che non è accompagnato dalle classiche domande: «a chi vuò?», «a chi t pigli?». I più spavaldi annunciano di aver la squadra già fatta, quelli più scaramantici preferiscono non sbottonarsi e anzi nascondersi dietro la sempre verde: «non ho proprio studiato, quest’asta sarà un fallimento». Il lavoro di ogni giorno si mette in pausa, la priorità è studiare come giocheranno le squadre di Serie A, chi sono i loro rigoristi, chi ha avuto la miglior media nei campionati passati, chi ha ricevuto più ammonizioni ed espulsioni. Raccolta di informazioni, di consigli, rituali da compiere: tutto bellissimo, ma tutto vano. Perché puoi far quello che vuoi, se non gira bene il fantacalcio non lo vinci. E lo sanno tutti, solo che nei giorni prima dell’asta sono tutti troppo presi per ricordarselo!Asta fantacalcio

I giorni prima dell’asta (del fantacalcio)ultima modifica: 2019-08-29T19:01:00+02:00da carminedecicco
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