Folgorazione numero sei

Aspetto un treno che tarderà guardando la montagna maestosa e ferita ergersi sulle campagne colme di spogli scheletri: sembra abbracciarci tutti nonostante tutto, mentre su di lei il cielo lento diventa chiaro e le nuvole si colorano di un rosa accidioso. Sono avvolto dal freddo, tra immigrate dell’Est che parlano inconoscibili e magici dialoghi senza umore né tempo, un giovane … Continua a leggere

Malinconico Novembre

  Anche Novembre morirà: la bruma, densa, scenderà sugli alberi vestiti d’Autunno – ecco il marrone, il rosso, l’arancio e il giallo pallido antico. Ritornerà la neve sulla montagna altera, ivi persisterà fino a quando un raggio d’oro non ravviverà il viso di rughe più maturo. E una felicità nuova di traguardo più vicino ci cullerà nella brezza. Leggera.  

La castagna più grande del mondo (parte seconda)

  Parcheggiò l’auto nell’ampio spiazzale che precedeva l’ingresso nel sentiero naturalistico di alta montagna, percorribile esclusivamente a piedi o a cavallo. Prima di accedervi, guardò verso il basso, dove diversi piccoli paesi riposavano come addormentati ai piedi dell’altura: sembravano così calmi e tranquilli da lassù! Ma era un’illusione, e lei lo sapeva. Passo dopo passo fu sempre più addentro alla … Continua a leggere

La castagna più grande del mondo (parte prima)

  Quando la sveglia suonò, prepotente come ogni mattina, riempiendo lo spazio semi-arredato della piccola camera da letto immersa nel buio, Missy, a differenza del solito, scese senza esitare dal piano superiore del suo letto a castello. Preparò con sollecitudine la colazione e sorseggiando il suo latte caldo si concesse appena un paio di sbadigli. Assaggiò un cucchiaio di miele … Continua a leggere

Lettera da Sant’Agata

Cara Feny, siedo in un piccolo bar, modesto, oltremodo semplice, e sorseggio un liquore leggero guardando fuori dalla finestra. Davanti a me, immobile e maestoso, si erge il monte Taburno, alle cui pendici sonnecchia la città di Sant’Agata. È tutto così irreale quassù, a partire dall’aria, dai colori, dalle luci. Tra il verde che ricopre la schiena della montagna, di … Continua a leggere

L’Autunno in montagna – parte seconda

                      Proseguivamo in silenzio sulla terra scura, con chiazze verdi di muschio e qualche foglia caduta. La luce del sole, talvolta, vinceva la concorrenza con i rami degli alberi, per lo più ancora grondanti di foglie, che di lì a poco sarebbero cadute, velando la terra, l’erba ed il muschio: … Continua a leggere