Folgorazione numero sei

Aspetto un treno che tarderà guardando la montagna maestosa e ferita ergersi sulle campagne colme di spogli scheletri: sembra abbracciarci tutti nonostante tutto, mentre su di lei il cielo lento diventa chiaro e le nuvole si colorano di un rosa accidioso. Sono avvolto dal freddo, tra immigrate dell’Est che parlano inconoscibili e magici dialoghi senza umore né tempo, un giovane … Continua a leggere

Il grappolo d’uva

La giovane aveva nella mano sinistra un grappolo d’uva bianca, di quelli che hanno i chicchi grossi e dolci. Con la destra di tanto in tanto ne staccava uno e se lo portava alla bocca, poggiandolo tra lingua e palato e assaporandolo con gusto. Aveva un’espressione beata, il suo volto era illuminato dal sole che risplendeva forte sulle campagne circostanti. … Continua a leggere

L’Autunno al mare – parte prima

Ormai il giorno si apprestava a finire, e nel cielo un sole sempre più titubante effondeva un innocuo tepore, illuminando di flebile luce irreale le nubi leggere e vaporose che affollavano la volta celeste che ricopriva i miei passi e circondava l’aria mite e molle di quel pomeriggio autunnale. Era Novembre, Novembre inoltrato. Lungo la via ero accompagnato dall’odore del … Continua a leggere

Ad un amico ritrovato

Vedo senza guardare il cielo violatinto basso sulle facelle bionde; Il vento, fresco, colle folate sue, gradito mi libera la fronte dai capelli. I pensieri, quelli, non mi lasciano…   Sì tanti giorni insieme che eternità li chiami due parole sole, per rievocarli. Uno sguardo. No, non siamo cambiati. Querelo il Fato che ci allontanò. Era estate, il sole abbacinava. … Continua a leggere