Quanti appassiti vicoli

  Quanti appassiti vicoli in discesa ho camminato solo insieme ad altri soli col laticlavio mio. Prezioso io lo stimavo, ma altro che grottesca caricatura non era di un mito che mai fu realtà. Non era questo che mi distingueva ma cosa fosse non sapevo né so. E quale importanza oramai ha se tutti siamo massa informe ed incostante finti … Continua a leggere

Klaus

  I giovani sono magnanimi; poiché non sono ancora stati umiliati dalla vita, anzi sono inesperti delle ineluttabilità, e il ritenersi degni di grandi cose è magnanimità (Aristotele, Rhetorica) C’era un maestro, che pronunciava delle grandi parole, e c’era un discepolo risuscitato da morte. (Dostoevskij, I demoni)   Anche quella volta Klaus, non appena tornato a casa, si diresse in … Continua a leggere

La festa (tra brindisi e rimpianti)

È nell’altra stanza che si tiene la festa, che è tutto un brindare di calici pieni, che è tutto un vociare, un allegro scherzare. In questa stanza tra queste imperscrutabili mura invece solo eterno rimpianto ed eterno dolore contorni sfocati e sensi di colpa. Ma ciò che è peggio e non si può sopportare è ascoltare l’eco di quelle risa … Continua a leggere

Il frustrato

Girai la manopola del gas premendo contemporaneamente il pulsante per l’accensione. Niente, solo un piccolo “clic” non seguito da alcunché. Riprovai una seconda volta, poi una terza. Il risultato non cambiò. Lasciai i fornelli in cerca di un accendino, mordendomi le labbra. Quando lo trovai, accesi le fiammelle manualmente. Volevo prepararmi una camomilla, ne avevo proprio bisogno. Il calore che … Continua a leggere

STAGIONE DELLA MORTE E DELLA SOPRAFFAZIONE (1)

E poi, dopo queste donne, m’apparvero certi visi diversi e orribili a vedere, li quali mi diceano: <<Tu se’ morto>>. (DANTE, Vita Nova, XXIII 4)       Sono steso sul pavimento della mia camera, senza nemmeno la forza di aprire gli occhi. Dalla finestra si diffonde il rumore di una pala. Proviene dal giardino, dal giardino di casa. Solo … Continua a leggere