Carmine De Cicco

Folgorazione numero due

 

 

Pigre le luci della città si accendono mentre nei cieli sfilano macabri cortei di nubi nere che domani promettono tempesta. Ma prima che l’oggi muoia restano ancora ore asciutte da vivere in compagnia di alti pioppi che tremano nel vento e parlano un’arcana lingua dimenticata dai più. Muto li ascolto lamentarsi: sovrastano per altezza gli altri alberi, eppure sono i soli ad apparire deboli mentre un tramonto viola accidioso lentamente li avvolge e li invita a dormire. Tacciono, e non si può che essere tristi in quest’aria di fine Novembre che invita ad attendere qualcosa che mai arriverà.

Folgorazione numero dueultima modifica: 2010-11-26T18:08:00+01:00da
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