Carmine De Cicco

Dimesso canto di un indiano d’America



 

Il calore del fuoco colora la notte

Stellata ed inaccessibile

Imperioso contende la scena alle note

Che, disciplinate ed altere,

avanzano nell’aria muta e sacra.

 

(WUAWAUWUAWUAWUAWUAUuuu)

 

Effuse da strumenti sempiterni

– venerando prodotto di espertissime mani –

Da possenti voci ululate

Richiamano bestie feroci

Che, ammansite, contornano le sante estasi.

 

(WUAWAUWUAWUAWUAWUAUuuu)

 

Gli Spiriti trapassati benigni sorridono

Nei templi itineranti gli effluvi si liberano

Immobili i Totem danzano mistici passi.

 

(WUAWAUWUAWUAWUAWUAUuuu)

 

Anche la Luna, rapita,

Rende onore al nostro popolo

Piangendo il nostro sventurato destino.

 

Dimesso canto di un indiano d’Americaultima modifica: 2009-06-08T20:31:00+02:00da
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