Una ballata del mare salato

Pandora: “E lei crede veramente che questa sua fortuna sfacciata le durerà per sempre?”

Corto Maltese: “E come no, mia cara… quando ero bambino mi accorsi che non avevo la linea della fortuna sulla mano e allora presi il rasoio di mio padre e zac… me ne feci una come volevo.”

 

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Una ballata del mare salato” è una lunga avventura di Corto Maltese che Hugo Pratt pubblica nel 1967. Si tratta della prima apparizione del celeberrimo marinaio, protagonista di altre 28 avventure di varia lunghezza tutte ambientate nel primo quarto del Ventesimo Secolo.


La “ballata” si svolge tra il primo Novembre del 1913 e il Gennaio del 1915 nelle isole della Melanesia, nel pieno dell’Oceano Pacifico. Anche in quest’angolo sperduto del mondo si avvertono i sentori della guerra che sta per scoppiare. Anzi, Corto e gli altri protagonisti dell’avventura in qualche modo contribuiscono al dispiegarsi delle ostilità tra i due blocchi rivali.


Rasputin è il primo personaggio ad apparire in scena: col suo catamarano raccoglie due giovani finiti in mare, Cain e Pandora, sperando di poter chiedere un riscatto alle loro famiglie. Poco dopo incontra tra le onde anche Corto Maltese, legato ad una zattera dopo l’ammutinamento del suo equipaggio. Liberato e salito a bordo, Corto comincia a criticare l’operato di Rasputin, soprattutto in seguito all’uccisione da parte di questi dell’equipaggio di una nave olandese incontrata lungo il cammino.


Ristabilita in qualche modo la pace, Rasputin e Corto decidono di nascondere i due giovani agli occhi degli ufficiali tedeschi con i quali avrebbero dovuto accordarsi per vendere il frutto delle loro azioni di pirateria: il carbone. Corto ha il compito di proteggere i due prigionieri, mentre Rasputin quello di trattare e di stabilire in che modo aiutare la marina imperiale tedesca contro gli inglesi nell’imminente conflitto mondiale. Ma le cose non fileranno affatto lisce: il catamarano sul quale si trovano Corto e i due giovani fa naufragio durante una tempesta e i tre vengono catturati dagli indigeni Selnik. Riescono però a scappare grazie all’aiuto del figiano Cranio e a quello di Tarao, un maori. Si ricongiungono quindi con Rasputin a bordo di un sottomarino tedesco comandato dal tenente Slutter, arrivando finalmente ad Escondida, l’isola nella quale regna il misterioso Monaco, capo dei pirati nonché socio di Rasputin e Corto. La presenza dell’uomo incappucciato era aleggiata fin dalle prime pagine dell’albo, ma solo a questo punto della storia i lettori possono fare la sua conoscenza.


La presenza dei due giovani prigionieri tuttavia sembra far impazzire il Monaco che tenta di uccidere Corto Maltese – sebbene lo consideri il suo unico amico – per poi partire con il sottomarino per affondare i cargo degli alleati. Pandora, grazie all’aiuto di Tarao, riesce a scappare da Escondida e a raggiungere le isole inglesi, mentre Cain resta a terra per prendersi cura di Corto. Poco dopo le forze alleate sbarcano sull’isola e solo il Monaco, nel frattempo tornato, riesce a fuggire. Slutter viene condannato a morte dimostrando fino alla fine il suo orgoglioso eroismo e prima dell’esecuzione fornisce a Corto Maltese la soluzione dell’enigma del Monaco. Il marinaio userà le informazioni attinte per negoziare la propria libertà e quella di Rasputin con l’ammiragliato inglese.


Sebbene il fascino che Corto esercita sui lettori e sugli altri personaggi sia grande, non si può certo parlar di protagonista unico: centralissimi sono anche Rasputin, Cain e Pandora, il Monaco e il tenente di vascello Slutter. Il termine stesso utilizzato nel titolo, ballata, del resto, rimanda ad una storia corale. Altri protagonisti sono gli indigeni, Cranio, Tarao e Sbridolin su tutti, che parlano in dialetto veneziano. Numerosi, poi, i richiami letterari e cinematografici, come spesso accade nell’opera di Pratt.


Al termine della ballata Corto Maltese lascia l’Escondida insieme a Rasputin e a Tarao. Lo incontreremo nuovamente in Suriname, a distanza di un anno circa, nell’episodio “Il Segreto di Tristam Bantam“, contenuto nella “Suite Caribeana”.

Una ballata del mare salatoultima modifica: 2010-12-01T09:45:10+01:00da carminedecicco
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12 pensieri su “Una ballata del mare salato

  1. non ho mai letto Corto Maltese e credo che questa sia una mancanza, da parte mia… parlo sul serio.
    Proverò il suo metodo, stasera, e poi correrò a giocare al superenalotto! Ti farò sapere! 🙂

    Per quanto riguarda la mia produzione… beh, che dirti? Con ispirazioni simili non se ne può fare a meno: i post nascono da soli! 🙂
    Buondì carissimo!

  2. Una delle cose che mi affascina di più in Pratt è il suo rubare alla storia personaggi e farli suoi, da Rasputin a Groucho…sembra quasi che volesse averli lui stesso come compagni d’avventura facendoli cosi rivivere al fianco di Corto Maltese.

  3. Sono sincera, non ho mai letto Corto Maltese e non lo conosco se non ‘per sentito dire’. Ma la frase che hai citato all’inizio di questo post mi ha molto colpito…
    Un saluto.

  4. Corto Maltese è una leggenda. Io ho letti molti “Corti” perché me li sono fatti prestare. Ma purtroppo non ne possiedo neppure uno! Sigh!

  5. devo ammettere la mia ignoranza su Corto, ne ho sentito parlare spesso ma non l’ho mai letto. magari prima o poi sopperirò a questa manzanza.
    Grazie mille per l’augurio che ricambio aggiungendo che spero in un raggio di sole
    :-)mandi

  6. So poco di questo personaggio, non sono un’appassionata di fumetti ( a parte Mafalda e Charlie Brown) ma quella battuta iniziale è…grandiosa!
    Ciao e buona giornata

  7. purtroppo non conosco assolutamente il blog che mi hai segnalato… mi dai il link completo?
    Buongiorno! 🙂

  8. ciao carmine un tempo leggevo molto corto maltese…mi hai riportato a tempi spensierati…bello questo racconto
    un saluto grande e ottimo fine settimana a te
    :-)))

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