ZONA ROSSA SBIADITA

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Abitare a pochi chilometri dalla bocca del Vesuvio non è certo rassicurante. Chi si mettesse a pensare a quanti rischi si corrono a vivere nei pressi di un vulcano addormentato ma pericolosissimo non riuscirebbe certo a godersi la propria esistenza. Ma per fortuna qui a Napoli si è abituati a non pensare. I problemi sono tanti, e allora si vive, si vive e basta. Tirando avanti senza star troppo a pensare. Ed è così che ci ritroviamo la camorra nei palazzi e l’immondizia nelle strade. Ma questa, come si suol dire, è un’altra storia. Anzi, sono altre due storie. Già raccontate troppe volte. O troppe poche volte. Ad ogni modo voglio parlar d’altro: del Vesuvio e del suo circondario, la Zona Rossa. Rossa perché è pericolosa, inquietante si dirà pure. Ma bella. Bella sì, ma tenuta come? Male ovviamente. Nel Parco Nazionale del Vesuvio ci fanno le discariche, sia quelle legali che quelle illegali. I sentieri naturalistici sono abbandonati a se stessi, con l’erba che cresce alta e i rifiuti dei visitatori incivili che si accumulano gli uni sugli altri. Non mi dilungo oltre, perché anche questa è un’altra storia. Oltre alla mancanza di cura e di educazione, il territorio è afflitto anche da un’altra piaga, quella dell’abusivismo edilizio. Zona rossa, niente case. Eppure di abitazioni i dintorni del vulcano ne sono pieni. Case costruite in passato, ma anche edifici recenti, molto recenti. Si sta sempre a costruire, nella Zona Rossa. In barba ad ogni legge e ad ogni logica. Anche qui. Anche ora. Io, ad esempio, lavoro a computer con il costante sottofondo di trapani, martelli, flex e quant’altro. Adoperati da lavoratori in nero, ovviamente. Ma anche questa, in fondo, è un’altra storia…

ZONA ROSSA SBIADITAultima modifica: 2011-05-14T19:48:00+02:00da carminedecicco
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4 pensieri su “ZONA ROSSA SBIADITA

  1. .. è davvero triste quel che leggo e putroppo sai succede un po’ ovunque..
    sicuramente ci sono regioni dove il fenomeno dilaga incentivato da altri fattori..
    ma L’umanità è veramente stupida e in nome del proprio tronaconto personale.. devasta senza alcun criterio.. ci siamo evoluti ma abbiamo solo conquiistato la posizione eretta perché non sappiamo più tarre insegnamento dalla naura.. dal pianeta terra

    un caro saluto

  2. Napoli la città dai mille volti e dalle mille storie. Ultimamente ci sono venuta spesso e ogni volta non posso fare a meno di sorprendermi. Dico sempre ai miei amici Napoletani che chi riesce a vivere o sopravvivere a Napoli non è preparato per il resto del mondo e viceversa. Il fatto è che manca un senso civico, ma anche l’istinto di conservazione della specie… è come se qualcosa nell’aria o nell’acqua lo avesse a poco a poco detronizzato. Istinto di sopravvivenza si, ma non di conservazione della specie… perchè non ci si chiede mai cosa si sta costruendo (o distruggendo) per le generazioni future. Eppure discendiamo da grandi popoli come i gredi ed i romani che hanno sempre considerato queste terre come un prestito degli dei da dover restituire al futuro con gli interessi. Avevano il senso del bello e del rispetto della natura. Avevano il senso della sacralità e del rispetto. E quando guardo i templi di Paestum o c’ho che ancora rimane degli scavi di Pompei non posso fare a meno di chiedermi cosa ne è stato di tutta quella grandiosità.

  3. che peccato! napoli andrebbe tutelata come una delle città più pittoresche d’italia e invece… immondizie, abusivismo…
    che peccato davvero! una simile città

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