Bene, ce l’abbiamo fatta! Abbiamo superato indenni le catastrofiche interpretazioni della profezia dei Maya e soprattutto il trittico di feste più amato-odiato dell’anno: la Vigilia, Natale e Santo Stefano. Sì, abbiamo messo qualche chilo in più, abbiamo valori del sangue alterati e qualche nuova maglietta che proprio non ci piace nascosta in fondo all’armadio, ma nonostante il traffico, lo stress da regali, i tanti parenti stretti e “laschi” incontrati in questi giorni, perfino i tweet di Mario Monti, noi siamo ancora qui.
Tempo un paio di giorni e un nuovo cenone sconvolgerà i nostri equilibri intestinali, torneremo a bere e a brindare, a mangiare fino a scoppiare. Giocheremo ancora a carte, a Sinco, a tombola e faremo le ore piccole per poi svegliarci stanchi e pieni di cose da fare. Ma in fondo va bene così, non trovate?
«Quando c’è la salute c’è tutto» dice un vecchio adagio popolare che non mi è stato mai particolarmente simpatico e che, a rigor di logica, non dovrei ripetere. Ma tant’è, e così aspettando lunedì sera se siamo fortunati ci godiamo i regali ricevuti a Natale, altrimenti passiamo da un negozio ad un altro per cambiare quelli che proprio non vanno bene o più semplicemente non ci piacciono affatto. In entrambi i casi, tuttavia, cerchiamo di recuperare dalle fatiche enogastronomiche dei giorni scorsi.
Io, a esempio, stasera ho in programma riso in bianco e spinaci all’insalata. Non che serva a molto stante la mia volontà di assaggiar di nuovo noccioline americane, pistacchi, struffoli, roccocò, mostaccioli, pandoro e panettone, ma male non mi faranno. Poi, dopo cena, seguiranno le immancabili letture natalizie alla luce di candele e lampade dalla luce soffusa. Tempo fa leggevo libri di carta, adesso ebook e molti più fumetti, ma in fondo il piacere è lo stesso.
Buon recupero a tutti!
io ho ricuperato un raffreddore da mille fazzoletti al giorno che mi aiuta (con il rifiuto di cibo) a smaltire la tre giorni di esagerazioni.
Se domani starò un pò meglio mi butterò sul riso in bianco che guarisce tutti i mali del mondo (così mi preparo alla ciotola giornaliera delle prossime manovre economiche…).
Ciao Carmine, buon capodanno. robi