Le Quadriglie di Palma Campania

A Palma Campania, paese della provincia di Napoli non troppo lontano da casa mia, hanno realizzato una sorta di Walk of Fame dedicata ai maestri delle Quadriglie, onore e vanto del Carnevale Palmese. La notizia mi ha ispirato questo breve racconto.

Quadriglie di Palma Campania«Nonno, cosa sono tutte quelle stelle?». Il piccolo che aveva parlato indicò con il braccio proteso un muro dall’atra parte della strada. L’anziano signore che gli teneva l’altra mano guardò se stesse arrivando qualche auto, quindi con lentezza attraversò la carreggiata e si piazzò di fronte a ciò che aveva attirato l’attenzione del nipote.

«Queste?» gli chiese, sospirando.

Il bimbo fece di sì col capo. I suoi occhi famelici di conoscenza spaziarono rapidamente sulle innumerevoli stellette che impreziosivano quella che si rese conto essere la parte più bassa di un palazzo davvero antico, rovinato dal tempo.

«Vedi, un tempo qui al centro c’era una targa che spiegava tutto quanto» cominciò il vecchio trascinando le parole. «Ma adesso non c’è più neanche quella» aggiunse poi con un tono a metà tra il nostalgico e il rassegnato.

«E allora come si fa a sapere perché tutte queste stelline stanno vicino a questa vecchia casa?».

«Questa vecchia casa, come la chiami tu, era un palazzo di una famiglia antica, di stirpe reale. Era la residenza degli aragonesi, nel Quattrocento. I re di Napoli».

Il piccolo la osservò meglio, cercando di restituire alla struttura una nuova dignità, poi aggiunse: «E le stelle?».

«Quelle, beh, servivano per celebrare gli antichi maestri delle Quadriglie del nostro paese».

Allo sguardo interrogativo del nipote, il vecchio proseguì, scoraggiato.

«Devi sapere che tra febbraio e marzo tempo fa si celebrava una festa…»

«Una festa? E perché non c’è più ora?» lo interruppe il bimbo con evidente incredulità, non riuscendo a trovare ragioni valide che potessero portare ad abbandonare una festa.

«Non ti so dire davvero perché non si festeggia più. Forse non interessava più a nessuno, o c’erano troppe cose da fare per pensare a festeggiare, o magari troppi pochi motivi per far festa».

«E tu la festeggiavi?»

«Certo. Quando avevo la tua età, ma anche quando ero un po’ più grande, aspettavo con ansia i giorni della festa, per vedere la città tutta addobbata, i carri e le sfide tra le quadriglie».

«Ma cos’erano?»

«Una specie di bande musicali. Suonavano e si esibivano per le vie della città davanti a centinaia e centinaia di persone che accorrevano anche da lontano per ammirarle».

Appena ebbe finito di parlare l’anziano uomo si accostò al muro e strofinò la mano su una delle numerose stelle dorate. Dopo un po’ di sfregamento risultò leggibile un nome.

«Ecco, questo è uno dei maestri delle Quadriglie, uno degli uomini che dirigeva il gruppo. Ogni stella è dedicata ad uno di loro».

«Ma non si leggono più i nomi!» osservò triste il nipote. «È un peccato».

«Già» rispose il nonno, pensieroso. «Già».

«Ma come si chiamava quella festa?» intervenne dopo un lungo silenzio il piccoletto.

«Carnevale. Si chiamava Carnevale».

«Nonno, io voglio festeggiare il Carnevale insieme a te» disse improvvisamente il piccolo. «E pulire le stelle così tutti i nomi si potranno leggere e tutte le persone che passano davanti a questa casa, cioè a questo palazzo dei re, ricorderanno quegli uomini che guidavano le guadiglie».

«Le Quadriglie» lo corresse il vecchio. Il tono della sua voce era cambiato, i suoi occhi erano ora acquosi, brillanti di gioia.

Le Quadriglie di Palma Campaniaultima modifica: 2013-02-11T19:49:00+01:00da carminedecicco
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