Sospensione per allontanamento: un anno dopo

Alla vigilia di una nuova partenza, ripropongo – con qualche necessaria ma non sostanziale modifica – alcune righe scritte un anno fa, più o meno in questo stesso periodo: a dispetto dei trecento e passa giorni trascorsi, le mie convinzioni restano quelle di un tempo.

 

Smetterò per un po’ di aggiornare il mio blog – non che negli ultimi tempi lo stia facendo con grande frequenza – perché per una ventina di giorni sarò lontano da casa. Non dico in vacanza, sebbene sotto questa etichetta saranno considerati dagli altri i giorni che vivrò nell’immediato futuro. Col tempo, con gli anni, ho imparato che una vera vacanza non la posso vivere, io. Sarei tentato di estendere questa mia convinzione un po’ a tutti, ma come al solito preferisco evitare generalizzazioni, per quanto io possa ritenerle giustificate. Quindi, se di vacanza non si tratterà, parlerò semplicemente di allontanamento, volontario certo, ma non per questo pienamente conforme alla mia volontà. Uno strano allontanamento, ad ogni modo, che spero non venga funestato dalla compagnia dei soliti fantasmi, specie ora che tutto lascia pensare ad un loro ritorno.

Sospensione per allontanamento: un anno dopoultima modifica: 2010-07-31T12:11:40+02:00da carminedecicco
Reposta per primo quest’articolo

2 pensieri su “Sospensione per allontanamento: un anno dopo

  1. Oh, gente che riesce a farsi “vere vacanze” ce n’e’, e tanta! Anche se, per il tutto italico sport di lamentarsi, preferiscono dire che cosi’ non e’ 😉
    Piuttosto e’ vero che a volte, se uno ce li ha, e’ piu’ difficile allontanarsi dai propri fantasmi…

I commenti sono chiusi.