La neve trovata

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Le telefonò subito dopo aver letto il suo messaggio di buongiorno. «Preparati a scendere. Vestiti pesante!» le aveva semplicemente detto. Era chiaro che stesse preparando una sorpresa, così la giovane senza nemmeno fare colazione corse a lavarsi e vestirsi. Poco dopo era già in macchina con lui. «Dove andiamo?». Lo avrebbe scoperto a breve. Il ragazzo verso le otto era sceso a fare delle commissioni e, viste un paio di automobili col tettuccio imbiancato, aveva capito che se avesse raggiunto qualche sentiero del Parco avrebbe trovato la neve. Se ne accertò di persona, quindi raggiunse la casa della sua fidanzata e aspettò pazientemente che questa si svegliasse. Il viaggio in macchina non durò troppo. Ovviamente lei non ci mise molto a capire dove stessero andando, ma restò comunque felicemente sorpresa dalla quantità di neve che trovarono una volta raggiunta la meta. I suoi occhi si illuminarono mentre esclamava che proprio no, non si aspettava di vederne tanta. «E sei venuto fin qui per esser certo della buona riuscita della tua improvvisata?». Sì, era andata così, ma il giovane, piuttosto che ricevere ringraziamenti, preferiva passeggiare sul manto candito che ricopriva terra e asfalto, lasciare impronte, fotografarle, fare qualche piccola palla di neve e lanciarla addosso alla sua compagna. «Sono felice». Lo erano entrambi, felici senza macchie, lieti per quella breve, inusuale pausa colorata di bianco e calda, calda come il calore di un gesto affettuoso, di un pensiero improvviso, della gioia delle piccole cose. Calda nonostante le temperature gelide di quell’inizio febbraio. «Manca solo che cominci a fioccare» disse lei: proprio in quell’istante, come nei film, iniziò a nevicare. Si baciarono a lungo prima di rientrare in auto.

La neve trovataultima modifica: 2012-02-13T12:50:00+01:00da carminedecicco
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4 pensieri su “La neve trovata

  1. davvero una bellissima sorpresa 🙂
    mi ha fatto venire in mente questa frase

    Mai troppo folle

    “… E’ come
    in un giorno di neve
    quando sei li, alla finestra,
    e cominci ad osservare lo scenario
    che hai dinnanzi ai tuoi occhi:
    tutto diventa rallentato, leggero,
    pulito, fermo, immacolato.

    Avverti quanto sia caldo il tuo repiro
    Senti chiaramente il battito del tuo cuore
    Nessun rumore.

    I tuoi occhi seguono il movimento
    di un fiocco più grande degli altri.
    Ti domandi come sia stato quel volo,
    rifletti sulla sua piccola, fredda, intensa, vita.

    Senti l’importanza di un forte abbraccio.
    Noti la concentrazione di tutti i colori in uno:
    Il Bianco.

    E’ come in un giorno di neve
    che il mondo sembra fermarsi,
    fermarsi per consentirti di viaggiare,
    in un luogo che ultimamente frequenti sempre meno:
    la tua anima…”

    Anton Vanligt

  2. Basta poco per esser felici..basterebbe saper cogliere la bellezza della semplicita’ che e’straordinaria e inaspettata come un fiocco di neve che cade lieve…

    LdC

  3. Belli questi tre racconti. La neve colta da diverse prospettive, diversi punti di vista. Il mondo, la natura…Tutto è bello. Ma siamo noi poi, che con i nostri diversi stati d’animo lo viviamo in modo diverso. In base alle nostre esigenze, ai nostri desideri…
    Che bello se potessimo percepirlo e viverlo in assenza di tutto questo, almeno ogni tanto. Liberi di coglierlo così com’è, liberi com’è libero lui.
    Ciao

  4. che momenti stupendi fino alla nevicata da film… poi, per rientrare, lui ha dovuto montare le catene e l’incanto è svanito come neve al sole……
    A proposito, le avevi le catene ? Ciao Carmine. robi

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