Folgorazione numero tre

  Fisso insensibili e insensate vetture proseguire rapide nella sera consueta, bagnate da inconsistenti gocce di pioggia che ai margini della via rimpinguano pozzanghere nelle quali si riflettono, malinconiche e degradate, luci di case, fanali e lampioni: miseri fari postmoderni nelle notti di noi viaggiatori che con i beat abbiamo in comune solo la sconfitta. Cerco di cogliere il miracolo … Continua a leggere

Versi per Montale

  Eco flebile sul ciglio di una pozza di acqua e di fango questo altro non resta ormai dei miracoli tuoi. L’altrieri furono abbattuti gli ultimi limoni: non occhi non sguardi niente a quello specchio da opporre. Sicché noi sagome d’avorio da una retta ed inconsulta fiamma saremo arsi senza che metafora o divinità ci salvi.