Folgorazione numero nove

  L’aria umida e bagnata mi avvolge. Al suo contatto sussulto, come all’abbraccio di una vecchia amante perduta da tempo, con la quale condivisi inconfessabili ore. Intorno a me, altro non c’è che il rumore della pioggia che cade, e del vento, che libero va proclamando la sua freschezza al mondo, il mondo che stanco sveste i panni della bella … Continua a leggere

Folgorazione numero tre

  Fisso insensibili e insensate vetture proseguire rapide nella sera consueta, bagnate da inconsistenti gocce di pioggia che ai margini della via rimpinguano pozzanghere nelle quali si riflettono, malinconiche e degradate, luci di case, fanali e lampioni: miseri fari postmoderni nelle notti di noi viaggiatori che con i beat abbiamo in comune solo la sconfitta. Cerco di cogliere il miracolo … Continua a leggere