Il papa su Youtube

È recente la notizia dell’approdo del papa Benedetto XVI su Youtube, spazio all’interno del quale la Santa Sede ha aperto un canale che diffonderà le principali novità che riguardano il Vaticano e l’attività del Pontefice. La notizia si diffonde proprio mentre lo stesso sito è stato scelto dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini per annunciare le materie della seconda prova dell’esame di maturità dell’anno scolastico 2008-2009. Novità come queste sono sintomatiche per comprendere quanto internet sia divenuto parte integrante della vita quotidiana.

Sempre più spesso, infatti, viene utilizzato per diffondere informazioni e conoscenza anche da strutture notoriamente tradizionaliste come, ad esempio, la Chiesa o lo Stato. Segno dei tempi che cambiano, delle abitudini che si modificano, del progresso che trasforma la nostra vita. E se il progresso è fondamentale, indispensabile, c’è da chiedersi quale sia il prezzo da pagare per la digitalizzazione della società. Se le notizie viaggiano più velocemente, se i dati e le informazioni sono messe in registri multimediali che non occupano spazio e sono più sicuri della nostra memoria, se è possibile attraverso una breve e semplice ricerca ritrovare vecchi amici da tempo persi di vista, è anche vero che un costante e continuo rapportarsi con il computer ha ripercussioni sociali a volte anche gravi. Il rischio principale è l’isolamento, il divenire avulsi dalla società.

Lo hanno capito bene la Santa Sede e il papa, che se da un lato considerano internet un dono per l’intera umanità, dall’altro mettono in guardia gli internauti sottolineando come la rete deve arricchire l’uomo, non rubargli il tempo da dedicare alle relazioni umane reali. Insomma, trascorrere troppo tempo dinanzi ad una macchina, per quanto intelligente questa possa essere, può condannarci all’indifferenza verso gli altri.

I dati sulla diffusione delle nuove tecnologie, specie tra i giovanissimi, confermano lo scenario. Se si guarda meno tv, aumenta il tempo che si dedica al computer. E se il numero di amici che ognuno ha nei social-network aumenta sempre più, sono invece quelli in carne ed ossa a diminuire. Lungo questa strada si potrebbe arrivare alla banalizzazione del concetto di amicizia, e magari ci si troverà ad essere soli nelle piazze. Virtuali, ovviamente.

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Il papa su Youtubeultima modifica: 2009-01-28T09:59:00+01:00da carminedecicco
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