Diciotto riflessioni (VII)

Oggi ho sentito l’impulso di lasciar tutto quello che stavo facendo e scendere di casa per camminare a piedi lungo le strade del quartiere. Non ero stanco né nervoso, non particolarmente allegro né triste. Ho solo avvertito, forte, questo bisogno di passeggiare senza una meta per cogliere quei dettagli, anche insignificanti, che solo il camminare a piedi ti fa notare. Ho osservato i palazzi nuovi e le case vecchie, mi son chiesto quali storie ci fossero dietro le terre lasciate all’abbandono, preda di erbacce troppo alte, dietro i palazzi rimasti in costruzione, forse da anni. Chissà quanti alberi abbattuti per far posto alle nuove case, chissà quante vite ricominciate tra quelle strade così giovani. Ombrello in mano, cellulare lasciato sulla tavola: nell’aria insolitamente freschetta per un pomeriggio di fine maggio è stato un piacere procedere lento e riflettere. Riflettere anche sul fatto che, a volte, il tempo che sembra perso è invece guadagnato.Acerra

Diciotto riflessioni (VII)ultima modifica: 2018-05-25T17:35:44+02:00da carminedecicco
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