I giorni del contagio (2)

Stamattina sono sceso con guanti e, grazie al gentile pensiero di Maurizio, con mascherina fai-da-te. Sulla ex SS162dir più camion che auto, in giro meno gente rispetto a ieri. Ormai le persone senza mascherine sono l’eccezione. Il cielo nuvoloso, verso ora di pranzo, ha lasciato il sole libero di illuminare il pomeriggio, rendendo ancor più difficile restare rinchiusi, non godere dell’aria aperta. La primavera continua ad avvicinarsi per prendere il posto dell’inverno, ma chissà che mesi ci attendono di qui in avanti. Ne parlo con qualche amico, in un attimo di pausa, mentre ci videochiamiamo per accorciare distanze che fino a qualche settimana fa avremmo coperto con un caffè al bar. In serata ascolto De Luca annunciare misure ancora più restrittive, ma metto in pausa il video incuriosito dalle voci provenienti da fuori. Mi affaccio al balcone, come me decine di persone. Qualcuno ha messo l’inno di Mameli a tutto volume, qualcun altro intona “Abbracciame”, altri ancora suonano i tamburelli. Declinazioni diversi della stessa voglia di non cedere alla preoccupazione e alla tristezza.I giorni del contagio

I giorni del contagio (2)ultima modifica: 2020-03-13T23:45:30+01:00da carminedecicco
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