I giorni del contagio (4)

Già da qualche settimana la domenica mattina dalla strada salivano le voci e le canzoni dei battenti in preparazione per il Lunedì in Albis a Madonna dell’Arco. Stamattina no, è stato diverso: ci ha svegliato l’avviso che viene ripetuto in maniera ossessiva da protezione civile e polizia municipale: «Restare in casa è la cura, l’unico modo per evitare il contagio». E oggi restiamo a casa l’intera giornata. Ascoltiamo la messa dalla tv, quindi prepariamo gli gnocchi. O meglio, Anita li prepara, io la aiuto nei compiti più elementari. Sono trascorsi più di vent’anni da quando si preparavano a casa di nonna, e io sono rimasto allo stesso grado di collaborazione prestata. Dopo pranzo leggiamo al sole, sul balcone. Chissà cosa avremmo fatto oggi se non ci fosse stata quest’emergenza: la giornata è calda, luminosa, stridente con i divieti e le notizie che giungono: aumentano i contagiati, quelli che prima erano numeri ora diventano persone che avresti potuto conoscere. Mi telefona mio padre, mi dice che mi vuole bene, scherzando sulla necessità di essere pronti a qualsiasi eventualità. Gli rispondo che non era necessario che me lo dicesse per farmelo sapere.Gnocchi

I giorni del contagio (4)ultima modifica: 2020-03-15T23:30:00+01:00da carminedecicco
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