Il cielo è stato grigio per tutto il giorno. Ha tenuto il sole nascosto, fatto abbassare le temperature. Ha fatto freddo, oggi, c’è stato vento, e ancora adesso soffia e ulula su una città a quest’ora pressoché deserta. È l’unico rumore, quello del vento, in questo lunedì sera che di primaverile non ha che la data: dalla casa della vicina si è ormai fermata la strana litania che è andata avanti tutto il pomeriggio; anche il martello pneumatico che sentivo dabbasso, custode di chissà quale storia, ora tace. Il cellulare invece squillerebbe se solo non avessi impostato la modalità silenziosa per tenere a bada i messaggi che copiosi invadono la memoria del dispositivo e il raccoglimento di questa “quarantena”. Ai soliti video e meme si accompagnano quest’oggi anche riflessioni di segno cautamente positivo sui numeri di contagiati e morti da coronavirus, per il secondo giorno consecutivo in calo. Speriamo che il vento non porti via nella sua corsa anche questo leggero, fragile ottimismo.

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