Enormi, grossi ponti di cemento
Sorreggono strade ferrate, strade asfaltate
Che collegano al niente il nulla
Immobili e stanche
Affollate da fari veloci nella notte perenne.
Il cielo sembra avere un altro colore
Metallico ed allucinante
Sintonizzato su un tramonto irreale
Sconosciuto e lontano in chissà quale città.
Suoni fumi odori diversi
Lo gremiscono e lo scherniscono, fors’anche
Mentre un’inesplicabile, prepotente inquietudine
S’ammanta, inesorabile e lenta,
Su di me, la gente, le case, le cose,
La mia ricerca
Tra luoghi senza identità, memoria, passato
E delle acque che affiorano
Non resta che un oscuro rumore
E qualche lacrima dipinta di nero
Qui, nella desolante periferia del mondo.
Via Casa dell’Acquaultima modifica: 2009-10-08T18:03:00+02:00da
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..già, luoghi, cose e persone, che dovrebbero risorgere… nn solo ai nostri occhi..