Flebili sussurri
come rituali cetre
cullano l’aria
accidiosa e viola.
Molli invano le mani
tendono ad invisibili lacci,
poi si abbandonano
alla paradisiaca voluttà del nulla.
Fragili le gambe si flettono
sotto il peso di impegni
dall’identità sfuggente.
E tutto si scolora,
tutto tace
nell’esasperante e splendido
tramonto della memoria.
Debolezzaultima modifica: 2011-05-09T14:17:00+02:00da
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Grazie per il tuo passaggio, come sempre gradito!