Haiku del fuocarazzo

Fascine

A proposito del fuocarazzo di Sant’Antonio negli scorsi anni ho già scritto qualcosa sulle pagine virtuali del mio blog: lo trovate qui. Questa volta, in occasione del 17 gennaio, giorno nel quale è diffusa la tradizione di accendere un falò con funzione purificatrice e propiziatrice, mi cimento nella stesura di qualche haiku.   I Fuoco che brucia: riscalda le tenebre. … Continua a leggere

Il fuoco del Santo

Fuocarazzo

Amici, vi è mai capitato di perdervi nella muta contemplazione del fuoco? Siete mai stati rapiti – gli occhi pieni del riflesso delle fiamme – dai pensieri che nascono e bruciano quando di fronte o accanto a voi un fuoco, che sia quello del camino, quello di un falò o quello di un incendio, riscalda la notte? Oh, sì, a … Continua a leggere

Folgorazione numero cinque

  Non mi resta che giocherellare col mio alito e andare in quest’aria algida che profuma di legna da ardere, castagne e gas di scarico di auto in cosa, tra luci di ogni colore che cercano di illuminare la notte del cielo e del cuore e riportano alla mente Natali passati, doni scartati e malinconiche novene. Anche stasera ascolterò motivetti … Continua a leggere

Fuocarazzo

Fuocarazzo

Carmine chiuse il pesante portone di casa dietro di sé e si lasciò illuminare dal freddo sole di Gennaio. In cielo non c’erano nuvole. Dopo una decina di minuti, il bambino era in sella alla sua bicicletta e pedalava lungo la strada poco trafficata in fila indiana con altre tre bici. Dietro di lui Francesco e Salvatore, davanti Davide, con … Continua a leggere

L’invidia (capitolo III – parte seconda)

  «Salve». «Un attimo» rispose una voce indaffarata da dietro il muro che separava la stanza adibita alle vendite da quella che, probabilmente, serviva da deposito merci. Dopo qualche secondo comparve il proprietario. Non si sorprese affatto quando vide di fronte a sé il giovane Neil: era convinto che sarebbe stato proprio lui a portar via i guanti dalla vetrina, … Continua a leggere

Inverno

Cadranno alfine le foglie rimaste nell’aria più fredda e mossa dal vento che sibila sempre più forte tra gli alberi che saranno tra breve sì tanto spogli da sembrare tetri sì tanto vuoti da fare spavento, sotto un cielo malinconico e grigio che opprimerà strade, sentieri e rivi.   E abbandonata la sedia a dondolo giacerà con i tarli suoi, … Continua a leggere