Folgorazione numero dieci

  Spinto da una parte indefinibile del mio io sono uscito di casa e ho preso a passeggiare sotto il cielo immobile, guardando gli alberi ora leggermente sfocati dal vento, ora stagliati con serietà ed evidenza sulle bianche nuvole. Accarezzato dal profumo delle caldarroste e della legna arsa nei camini delle vicine case, ho camminato e camminato a lungo, ripercorrendo … Continua a leggere

La signora Maria

La donna si alzò dal vecchio divano, lentamente. Le ossa scricchiolarono, leggere e fragili ormai. Abbastanza sorda da evitare di sentire il sofferente avviso del suo corpo, un passo dopo l’altro raggiunse la porta che separava il piano inferiore da quello superiore. La rampa di scale era immersa nel buio, ma lei era abituata a percorrerla senza vedere nulla. In … Continua a leggere

L’Autunno in città – terza ed ultima parte

***   La grossa aula era semivuota, fredda, e poco illuminata. Dalle finestre, ampie in verità, e numerose, non poteva entrare molta luce perché il cielo era completamente coperto da tetre nuvole, ampie, diffuse. Pioveva ormai da qualche giorno e, come spesso succede in occasioni simili, dopo ore e ore di insistente scrosciare, prevaleva l’idea che piovesse da sempre. Qualche … Continua a leggere