SanValentini postmoderni
Il sonno. Il gelo. A questo pensavo mentre ero lì, seduto sullo scalone che conduceva all’ingresso dell’università. Sul freddo scalone dell’università. Ero solo, eppure in mezzo agli altri. Un’ora prima dormivo nel mio caldo letto, nei miei caldi sogni. Ora no: sedevo al gelo. Quel gelo che t’entra dentro, nelle ossa. Quel gelo che però, in fondo, fa … Continua a leggere