Debolezza

  Flebili sussurri come rituali cetre cullano l’aria accidiosa e viola.   Molli invano le mani tendono ad invisibili lacci, poi si abbandonano alla paradisiaca voluttà del nulla.     Fragili le gambe si flettono sotto il peso di impegni dall’identità sfuggente.     E tutto si scolora, tutto tace nell’esasperante e splendido tramonto della memoria.

Notte di Natale

  Per curiosità sono andato a rileggere questa vecchia poesia che scrissi quattro anni fa, nella notte tra il 24 e il 25 Dicembre. Non la ricordavo affatto. Mi ha molto sorpreso leggerne il contenuto, confrontarmi col tono e l’umore di allora. Ho deciso di riportarla qui sul blog, per ricordare, dapprima a me stesso, come dei momenti tristi e … Continua a leggere

Malinconico Novembre

  Anche Novembre morirà: la bruma, densa, scenderà sugli alberi vestiti d’Autunno – ecco il marrone, il rosso, l’arancio e il giallo pallido antico. Ritornerà la neve sulla montagna altera, ivi persisterà fino a quando un raggio d’oro non ravviverà il viso di rughe più maturo. E una felicità nuova di traguardo più vicino ci cullerà nella brezza. Leggera.